Ballare, soprattutto in compagnia, rilassa, stimola buonumore e memoria ed è un ottimo modo per allentare tensione e stress, in modo particolare dopo una lunga giornata di lavoro.
Come tutte le attività fisiche, contrasta la perdita di tono, forza muscolare e densità ossea, migliora i riflessi, stimola il metabolismo e allena il sistema cardiovascolare.
Per ballare è necessario eseguire movimenti che inevitabilmente migliorano la postura, con benefici particolari per chi soffre di problemi alla schiena.
Come tutte le attività fisiche, contrasta la perdita di tono, forza muscolare e densità ossea, migliora i riflessi, stimola il metabolismo e allena il sistema cardiovascolare.
Per ballare è necessario eseguire movimenti che inevitabilmente migliorano la postura, con benefici particolari per chi soffre di problemi alla schiena.
DANZE STANDARD
Tango, Valzer, Valzer viennese, Quickstep, Slowfox
Nell’ambito delle danze internazionali giocano un ruolo significativo le danze standard, con un repertorio di alto profilo che, tuttavia, si presta sia all’attività amatoriale sia a quella agonistica.
Il Valzer ha avuto una diffusione prepotente, soprattutto grazie a Johann Strauss, che segnò una linea di discontinuità con lo stile classico di Beethoven e Schubert. Ed è a Vienna che questa danza conosce (alla corte di Maria Antonietta) la sua massima evoluzione fino al punto di conquistarne il titolo identitario di valzer viennese. Ed eccoci allo Slow Fox (la versione lenta del Foxtrot) che sostituisce con movimenti morbidi i salti, le piroette e in generale i movimenti bruschi. Del Tango e della sua “universalità” c’è poco da dire. Una danza che nasce tra i ritmi sudamericani che miscelano influenze culturali che vanno da Cuba, all’Africa, all’Europa. Chiude le “standard” il Quickstep, una splendida miscela di Charleston, One step, Peabody e Foxtrot. Una danza veloce che con i ritmi musicali del jazz alterna improvvise accelerazioni a istantanee pause. |
BALLO LISCIO e BALLO DA SALA
Tango, Valzer, Mazurca, Polka, Foxtrot
Quando parliamo di ballo liscio e da sala parliamo di danze che rappresentano una realtà consolidata nel nostro Paese.
Il Valzer nasce in Austria, la Mazurca in Polonia, la Polka in Boemia, ma la loro diffusione è prepotente e rapida in tutta Europa. Si tratta di danze senza età: chiunque può cimentarvisi e questo le rende attraenti sia per chi intende praticarle per divertimento e chi invece vuole scendere in pista per le competizioni. Si tratta di danze storiche e come tali hanno un invidiabile patrimonio culturale capace di resistere a ogni moda e a ogni evoluzione. Quando parliamo di Valzer lento intendiamo il parente stretto del Valzer inglese (classificato nelle Danze standard), che ha nella postura - sia maschile sia femminile - un elemento determinante per valutare plasticità ed eleganza del movimento. Importato da Argentina e Uruguay sul finire dell’800, nel tempo il Tango ha subito profonde trasformazioni per essere standardizzato e adattato alle gare di ballo sportivo. Ciò acquistando in eleganza e carattere, anche nelle figure più semplici, rispetto alla forte passionalità a cui è ispirato lo stile originale. Chiude la triade il Foxtrot, danza che nasce negli USA all’inizio del 1800. Mentre a livello internazionale sono maggiormente praticati lo Slow Foxtrot e il Quickstep, il Foxtrot è una danza da competizione tipicamente italiana, assai diffusa e apprezzata soprattutto come facile e divertente ballo sociale, anche all’estero. |
DANZE CARAIBICHE E LATINOAMERICANE
Cha cha cha, Salsa, Bachata, Merengue
Salsa, Merengue e Bachata: come dire una miscela esplosiva di sensualità, ritmo e allegria. Ed è in qualche modo singolare pensare che danze così vive siano nate e “maturate” spesso in luoghi di grande sofferenza. La salsa ha varie scuole (se ne contano due principali: cubana e portoricana) e un po’ come tutte le danze non è indenne da influenze (Merengue Dominicano, Cumbia Colombiana, Rumba, Mambo, Cha cha cha). Dicevamo del contrasto tra gioia e sofferenza. È il caso del Merengue, le cui origini, secondo alcune fonti, affondano le radici nei movimenti obbligati degli schiavi nei campi costretti a trasferire ritmicamente il peso del corpo da un piede all'altro. Stesso “clima” anche per la Bachata, danza che permetteva di “imprimere” una svolta nell’umore della gente della Repubblica domenicana. Una danza che è riuscita a resistere e a superare l’ostracismo delle autorità che la ritenevano “volgare” a causa del continuo contatto fisico tra uomo e donna.
Ritmo, ritmo e, ancora, ritmo. E via… a ritmo di Samba, Cha cha cha, Rumba, Paso Doble e Jive. E anche in questo caso il linguaggio universale della danza risente dell’influenza di mezzo pianeta. Perché se è vero che il Samba è nato in Brasile è altrettanto vero che Cha cha cha e Rumba sono di origine cubana. Il Paso Doble ci porta in Spagna, ma il Jive ci rispedisce nella parte settentrionale delle Americhe. Ognuna di queste danze ha un vastissimo repertorio di figure e movimenti, ma ciò che resta fondamentale è l’intesa tra i due ballerini. A ben scavare in quasi tutte queste danze l’origine è significativamente influenzata da radici africane e dal traffico di schiavi che con il loro sradicamento trasportarono note musicali e passi di danza. |